E io rinascerò cervo a primavera, oppure diverrò gabbiano da scogliera senza più niente da scordare, senza domande più da fare con uno spazio da occupare.
E io rinascerò amico che mi sai capire e mi trasformerò in qualcuno che non può più fallire una pernice di montagna, che vola eppur non sogna in una foglia o una castagna.
E io rinascerò amico caro amico mio e mi ritroverò, con penne e piume senza io senza paura di cadere,(2vlt) intento solo a volteggiare come un eterno migratore
E io rinascerò senza complessi e frustrazioni amico mio ascolterò le sinfonie delle stagioni con un mio ruolo definito, così felice di esser nato tra cielo terra e l'infinito.(2vlt